Un corso di prima responsabilità |
Roberto Cannavò |
04-02-2015 |
Sono Roberto e ho l'ergastolo. Questa parola comporta il fine pena mai. In pratica, non dovrei più uscire di prigione, ciò mi dovrebbe impedire di fare progetti per la vita e di potermi riscattare con la società.
Fino a qualche decennio fa ero pienamente convinto di quanto sopra scritto, mi sentivo inutile e questa inutilìtà mi portava a essere arrogante, prepotente, strafottente ma soprattutto, astratto. Oggi grazie a diverse persone delle istituzioni, della società, grazie al Gruppo della Trasgressione dove ci si interroga sull’uomo e impariamo a conoscerci, la mia, e mi permetto di dire, la nostra vita, ha ripreso a colorarsi di speranza.
Un progetto come questo è la base per dare a ognuno di noi l'opportunità di mettere in pratica quello che stiamo acquisendo col gruppo. Dobbiamo lavorare per dare un volto e concretezza all'identità per la quale il gruppo è stato fondato: responsabilità, legalità, fiducia, crescita.